Modello Organizzativo 231
Il D.Lgs. 231 del 08.06.2001 ha introdotto la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche conseguente alla commissione di illeciti penali da parte di amministratori e funzionari di società ed enti pubblici economici.
La normativa prevede l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie (da 25.822,84 € sino a 1.549.370,00 €) e soprattutto l’applicazione di pesanti sanzioni interdittive (ad esempio divieto di contrattare con la PA, revoca o sospensione delle autorizzazioni, commissariamento giudiziale).
Nel 2007 si è avuta l’estensione delle sanzioni del D. Lgs. 231 ai reati di omicidio colposo e di lesioni personali gravi e gravissime derivanti dalla violazione della normativa sulla sicurezza dei lavoratori. Successivamente, nel 2011, il decreto è stato esteso ad alcuni reati ambientali, tra i quali alcuni in relazione a scarichi idrici, gestione dei rifiuti, emissioni in atmosfera, sostanze lesive per l’ozono.
È possibile tutelarsi dall’applicazione di queste sanzioni mediante l’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo ad evitare la commissione delle fattispecie di reato previste dal decreto.
Per l’esonero dalla responsabilità occorre dimostrare:
• di aver adottato ed efficacemente attuato un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo;
• di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello;
• di curare il suo aggiornamento attraverso un organismo dell’ente (Organismo di Vigilanza – OdV) dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
• che chi ha commesso il reato ha eluso fraudolentemente il Modello di Organizzazione e gestione.